Tra mare e montagna

Proseguendo dal paese sulla via costiera alle pendici del Monte Monaco, si raggiunge la Riserva dello Zingaro, la prima Riserva Naturale Orientata della Sicilia, il cui territorio si estende per oltre 7 chilometri costieri tra San Vito Lo Capo (per la maggior parte) che è l’ingresso Nord e Scopello, Castellammare del Golfo, ingresso Sud. Lo Zingaro consiste in 1650 ettari di natura pressoché incontaminata che si aprono sul mare con scogli e falesie intercalate da calette di ciottoli in cui il mare è turchese e cristallino. Per gli amanti del mare, la Riserva è ideale sia come luogo di balneazione sia per praticare lo snorkeling per esplorarne i fondali, su cui si aprono grotte sommerse quale quella del Colombaccio.

Alle cale marine così come alla zona montana (la cima più alta è il Monte Speziale, 914 metri) si può accedere esclusivamente a piedi: un piccolo paradiso per gli amanti del trekking sportivo – ma le passeggiate possono essere anche lente e rilassanti – soprattutto in autunno e in primavera, con percorsi da scegliere secondo il grado di difficoltà. Domina il paesaggio di terra della Riserva – dimora di centinaia di specie vegetali – la palma nana, protagonista della macchia mediterranea, che lascia spazio a una prateria varia, profumata di erbe officinali, al cui interno fioriscono orchidee e fiordalisi. Interessante anche dal punto di vista faunistico, lo Zingaro è la casa di specie autoctone tra le quali quali donnole, conigli, volpi, e di una quarantina di specie di uccelli – tra i quali i posti d’onore spettano ai rapaci, tra tutti la rara Aquila del Bonelli – che qui nidificano e vivono.

Tra mare e montagna

Proseguendo dal paese sulla via costiera alle pendici del Monte Monaco, si raggiunge la Riserva dello Zingaro, la prima Riserva Naturale Orientata della Sicilia, il cui territorio si estende per oltre 7 chilometri costieri tra San Vito Lo Capo (per la maggior parte) che è l’ingresso Nord e Scopello, Castellammare del Golfo, ingresso Sud. Lo Zingaro consiste in 1650 ettari di natura pressoché incontaminata che si aprono sul mare con scogli e falesie intercalate da calette di ciottoli in cui il mare è turchese e cristallino. Per gli amanti del mare, la Riserva è ideale sia come luogo di balneazione sia per praticare lo snorkeling per esplorarne i fondali, su cui si aprono grotte sommerse quale quella del Colombaccio.

Anche chi ama la speleologia troverà in Riserva luoghi da esplorare: dalle grotte a filo d’acqua come quella della Cala dell’Uzzo, alle grotte della zona collinare quali la grande Grotta del Sughero e le “Zubbie” ovvero grotte verticali – da visitare solo se esperti – molto belle per la presenza di “pseudo coralli”, a quelle in zona montuosa quale quella di Monte Speziale.

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    Alle cale marine così come alla zona montana (la cima più alta è il Monte Speziale, 914 metri) si può accedere esclusivamente a piedi: un piccolo paradiso per gli amanti del trekking sportivo – ma le passeggiate possono essere anche lente e rilassanti – soprattutto in autunno e in primavera, con percorsi da scegliere secondo il grado di difficoltà. Domina il paesaggio di terra della Riserva – dimora di centinaia di specie vegetali – la palma nana, protagonista della macchia mediterranea, che lascia spazio a una prateria varia, profumata di erbe officinali, al cui interno fioriscono orchidee e fiordalisi. Interessante anche dal punto di vista faunistico, lo Zingaro è la casa di specie autoctone tra le quali quali donnole, conigli, volpi, e di una quarantina di specie di uccelli – tra i quali i posti d’onore spettano ai rapaci, tra tutti la rara Aquila del Bonelli – che qui nidificano e vivono.

    Anche chi ama la speleologia troverà in Riserva luoghi da esplorare: dalle grotte a filo d’acqua come quella della Cala dell’Uzzo, alle grotte della zona collinare quali la grande Grotta del Sughero e le “Zubbie” ovvero grotte verticali – da visitare solo se esperti – molto belle per la presenza di “pseudo coralli”, a quelle in zona montuosa quale quella di Monte Speziale.

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